Buonasera a tutti, vi mostro qualche foto del restauro di un bel Bulova Accutron Spaceview laminato oro.
Anzitutto parliamo della batteria: sui modelli con calibro 214 si può montare tranquillamente una referenza attuale 394 a patto che il movimento sia in ordine e i cricchi regolati ad arte.
Per assicurare l’immobilità della batteria nella sua sede si può aggiungere a questa un anello distanziatore in plastica dura, per esperienza non è strettamente necessario ma aiuta a mantenerne la stabilità.
In questo caso però la batteria era giusta ma l’anello distanziatore era di forma sbagliata e, come si vede nella foto paragonato a quello idoneo, rendeva l’insieme delle due parti troppo alto:

Aver avvitato il fondello con quel distanziatore ha causato una spinta anomala sulla metà del circuito che ospita la batteria e che purtroppo si è rotta.
Spesso il circuito resta compromesso, ma in questo caso si era spaccata soltanto la plastica così ho provveduto ad incollare le parti nel modo più invisibile possibile (il risultato è visibile nelle foto successive).

Inoltre dal punto di vista estetico il cliente lamentava una ritriziatura mal fatta delle lancette e un piccolo segno all’interno del vetro sul quale gli cadeva sempre l’occhio.
Nei confronti di seguito (muovete a destra e a sinistra il cursore per alternare le immagini) si vede come ho risolto questi problemi.
E’ necessaria particolare attenzione quando si lucida l’interno di questi vetri perchè le serigrafie originali sono molto delicate:




Il segno sul vetro era stato causato dal montaggio di una ghiera interna rotta in un punto, che risultava un pò seghettato. Ho quindi sostituito la ghiera con una nuova:

Anche sul movimento c’era da lavorare: oltre alla solita sporcizia e mancanza di lubrificante, qualcuno aveva montato il castone con rubino del pignone dei secondi sottosopra, causando lo sfregamento tra la sfera dei secondi e quella dei minuti:




Dopo aver smontato, pulito e lubrificato il ‘cuore’ di questo calibro a diapason ho posizionato nella maniera corretta i cricchi e la relativa staffa di protezione (quest’ultima prima del restauro era pericolosamente vicina alla ruota cricco).


Altro difetto notato dal cliente era che la leva per la regolazione dell’ora non funzionava correttamente, e questo era causato dalla sua molletta di ritorno rotta:

A lavoro finito si regola la marcia al cronocomparatore:

Infine un primo piano dell’orologio restaurato:

Grazie per avermi seguito anche in questo articolo e arrivederci alla prossima lettura!