Ciao a tutti! In questa storia di laboratorio vi mostrerรฒ il restauro interno ed esterno di un vero pezzo di storia: lo Zenith A385 รจ stato uno dei primi orologi ad equipaggiare nel 1969 il mitico calibro El Primero 3019 PHC.
Ci sarebbe molto da raccontare ma riassumendo al massimo posso dirvi che l’El Primero fu il primo movimento automatico ad alta frequenza con funzione cronografica integrata mai creato, con varie modifiche fu utilizzato da Rolex nei suoi Daytona per molti anni e attualmente รจ ancora in produzione seppur con qualche aggiornamento.
Zenith oggi propone in vendita una copia praticamente identica di questo orologio chiamata ‘Chronomaster Revival El Primero A385’.
Venendo all’esemplare sul quale ho lavorato qui sotto vi mostro le condizioni iniziali: cassa con vari segni, soprattutto il fondello molto rovinato dall’uso di attrezzi non idonei nel tentativo di svitarlo e col seriale quasi svanito a causa di lucidature troppo aggressive.
Si nota inoltre il trizio originale della sfera secondi cronografici quasi distaccato che metterรฒ in sicurezza e la mancanza di lubrificazione sulla contropietra del bilanciere, sintomo di manutenzione necessaria.







Giร all’inizio dello smontaggio mi sono accorto che una vite era sbagliata e la sua testa troppo alta sfiorava la massa oscillante. Ho subito provveduto alla sostituzione con la vite giusta e originale.


Qualche immagine dello smontaggio. Nella prima foto ho evidenziato la molla dello scatto del datario, che negli anni ha mostrato di rompersi spesso per fatica.
Giร da molti anni Zenith raccomanda ai riparatori di sostituirla (anche se integra) con una aggiornata e meno soggetta a rottura.








Qui sotto le foto di un’altra ‘sorpresa’ che ho trovato durante lo smontaggio: l’invertitore aveva una delle lamine deformata e non in grado di agire sui piccoli denti a sega. Anzichรจ sostituire l’ingranaggio, che ha un costo notevole, ho deciso di ripararlo smontando e raddrizzando delicatamente la lamina.
Nell’ultima foto si vede la lamina nuovamente al suo posto e finalmente appoggiata ai piccoli denti.



Vi mostro una foto della messa in sicurezza del trizio della sfera secondi cronografici: dopo aver mescolato una pasta di colore identico all’ originale, l’ho applicata sul retro del rettangolino in modo che sorregga anche il materiale originale sul lato frontale.
E’ una procedura eseguita nell’ottica del restauro conservativo, cioรจ senza rimuovere componenti originali se non strettamente necessario.

Una volta rimontato tutto e lubrificato secondo i manuali tecnici Zenith controllo il funzionamento al cronocomparatore in varie posizioni:


Di seguito qualche foto del risultato estetico finale.
Con l’utilizzo di macchinari e procedure adeguate sono riuscito a mantenere le geometrie originali e a ridare il giusto contrasto tra superfici lucide e satinate.
Abbiamo anche ripassato il codice seriale in modo da renderlo nuovamente ben visibile.






Vi saluto con un breve video prima/dopo del ripristino estetico.
Grazie per avermi seguรฌto fin qui e al prossimo restauro!
